Home
Cerca

Oggi giornata mondiale dei diritti delle bambine e delle ragazze - #OrangeRevolution #INdifesa

Seguici su

Altre notizie

conferenza dei sindaci
Rendiconto di gestione finanziario 2024 della Città…
Il Consiglio metropolitano, con il parere favorevole unanime della Conferenza dei Sindaci, ha approvato oggi il rendiconto di gestione finanziario 2024 della Città…
Più forti con le comunità e l'autonomia energetica
Giovedì 15 maggio: evento di promozione delle Comunità…
La legge regionale n. 16/2022 sancisce il ruolo strategico delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) in un sistema energetico resiliente mutualistico in grado di…
Notizie dalla Città metropolitana
11 Ottobre 2018
giornata mondiale dei diritti delle bambine e delle ragazze - #OrangeRevolution

 “L'educazione delle ragazze deve essere una delle nostre priorità, perché da essa  dipendono la pace e la prosperità del nostro mondo … le sfide sono ancora immense” . Questo il messaggio di Audrey Azoulay, direttrice generale dell’UNESCO, per la celebrazione della Giornata mondiale delle bambine e delle ragazze, che ricorre oggi, 11 ottobre 2018.

 

Istituita dalle Nazioni Unite nel dicembre del 2011, la giornata intende promuovere l'emancipazione delle bambine e delle ragazze e il rispetto dei loro diritti. Azoulay ricorda che, nel mondo, più di 130 milioni di ragazze in età scolare non hanno accesso all’istruzione; circa 1 miliardo di giovani - tra cui 600 milioni di ragazze adolescenti - entreranno nel mondo del lavoro nel prossimo decennio, e di questi, oltre il 90% vivono in paesi in via di sviluppo dove è altissima la probabilità di lavorare in settori in cui la retribuzione è bassissima o assente, l'abuso e lo sfruttamento sono diffusi.

Il tema scelto dall’ONU per il 2018  “With Her: A Skilled GirlForce” pone l’attenzione sulla necessità di investire in formazione e sviluppo di competenze per promuovere e sostenere  la buona occupabilità delle ragazze, favorendone l'integrazione nel mondo del lavoro ed in particolare l’accesso alle carriere scientifiche e tecnologiche, in cui sono troppo spesso sottorappresentate.

 

La principale causa che favorisce l’abbandono scolastico è la povertà. E colpisce soprattutto le bambine. Una ricerca Unesco evidenzia come nei  Paesi a medio e basso reddito la percentuale di bambine e ragazze che non hanno accesso all’istruzione tende a superare sempre quella dei loro coetanei maschi: ad esempio, dalla scuola media viene escluso il 41,3% delle studentesse contro il 35,7% dei maschi e l’istruzione superiore resta un miraggio per il 66,4% delle adolescenti contro il 58,2% dei maschi.

Questi i dati riportati nel  Dossier INdifesa di Terre des Hommes (edizione 2017, a breve l’uscita del nuovo rapporto) che racconta la condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo,  da cui emerge che i diritti delle giovani donne (scuola, istruzione, diritto all’integrità fisica e psichica, alla salute riproduttiva, alla libera scelta e a progetti migratori non violenti) continuano a essere negati.

 

Ancora nel  Dossier INdifesa, si legge che in Europa, circa 16,9 milioni di persone nella fascia d’età compresa tra i 20 e i 34 anni, cioè il 18,3% della popolazione per l’età di riferimento, non studiano e non lavorano e non si stanno formando per un nuovo impiego. Il fenomeno riguarda soprattutto le ragazze. Se mettiamo a confronto i due sessi, infatti, scopriamo che quasi un quarto delle ragazze europee (22,7%) sono “Neet”, mentre tra i maschi l’incidenza del fenomeno è dell’8,7%, e il gap tra uomini e donne cresce con l’aumentare dell’età: è del 2% nella fascia d’età 20-24 anni, passa al 9,8% nella fascia 25-29 anni e raggiunge il suo picco massimo (13,3%) fra i 30 e i 34 anni.
In Italia il numero di Neet è più alto rispetto alla media europea: il fenomeno interessa il 30,7% della popolazione compresa tra i 20 e i 34 anni, e raggiunge il 35% delle ragazze italiane contro il 22,7% della media europea.

 “Le sfide sono ancora immense” ci ricorda  Audrey Azoulay: per questo le istituzioni devono mantenere alta l’attenzione su questi temi e orientare le loro politiche al raggiungimento della parità di genere.

 

Per questo la Consigliera di parità metropolitana di Venezia e la Città metropolitana di Venezia aderiscono alla #OrangeRevolution. Per questo le lavoratrici e i lavoratori della Città metropolitana di Venezia non restano indifferenti ma scelgono di essere #indifesa, con clip e foto.

 

 

Back to top