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CONSIGLIO METROPOLITANO, APPROVATO IL BILANCIO DI PREVISIONE, ENTE IN SALUTE. IL SINDACO BRUGNARO: “SIAMO UN’AMMINISTRAZIONE SOBRIA MA SOLIDA NEI FATTI”

Notizie dalla provincia
12 Dicembre 2018
ENTE IN SALUTE

Il Consiglio metropolitano ha approvato nella seduta di questa mattina a Ca’ Corner i tre punti all’ordine del giorno tra cui il voto sul Dup e il Bilancio di previsione della Città metropolitana di Venezia 2019/2021, le modifiche allo statuto societario e al regolamento di Venis spa e, infine, la ricognizione sulla razionalizzazione delle partecipazioni societarie.

 

5 gli aspetti fondamentali sui quali si basa il documento che riguarda il Dup e il bilancio di previsione: riduzione degli oneri  da versare allo Stato nel 2019 e anni successivimiglioramento sensibile degli equilibri di bilancio per effetto di alcune misure adottate nel corso del 2017 e 2018; chiusura estremamente positiva dell’esercizio 2018 (avanzo presunto e liquidità); riduzione sensibile dell’indebitamento e della spesa corrente in generale; potenziamento rilevante degli investimenti pubblici.

 

L’ente Città metropolitana risulta godere di piena salute dal punto di vista economico. 

“Siamo un’amministrazione sobria ma molto solida nei fatti – ha spiegato Luigi Brugnaro, sindaco della Città metropolitana– Qui le manutenzioni si fanno senza logica di appartenenza o colore politico dei singoli comuni. Saranno poi le persone a giudicare i fatti. Sul tema Bando periferie abbiamo mantenuto un profilo basso e secondo l’ultima versione della legge Milleproroghe l’attuabilità dei progetti si velocizza di un anno consentendo di cantierare progetti già dal 2019: i comuni coinvolti dovranno anticipare la liquidità e trasmettere lo stato avanzamento lavori alla Città metropolitana che interesserà il Ministero dello Sviluppo economico per ottenere i fondi necessari a coprire le spese. Nel caso i Comuni non avessero a disposizione la liquidità nei loro avanzi di bilancio necessaria potranno chiedere un prestito alla Cassa depositi e prestiti che concederà un mutuo a 5 anni che potrà essere estinto nel momento in cui arriveranno i fondi dal Mise. Stiamo dando un esempio incredibile come Città metropolitana, questo anche grazie al merito di questo consiglio che ha compreso il valore di certe scelte strategiche”.

 

Secondo il Dup approvato oggi nel 2019 ci saranno 7,1 mln di euro in meno da versare allo Stato rispetto al 2018 ovvero 18,7 mln contro i 25,9 mln del triennio 2015/2018.

Gli ultimi 2 anni hanno consentito di raggiungere il pareggio di bilancio a fine anno e liberare risorse per investimenti: tra il 2017 e 2018 è stato ridotto di ben 25 mln il debito residuo con i proventi Save. 

 L’obiettivo, ora, è quello di arrivare nel corso dei prossimi anni a un più 10 milioni, perché con 10 milioni si può garantire la manutenzione straordinaria fisiologica delle strade e degli edifici scolastici di proprietà. Da un valore negativo del 2016 e 2017 e in pareggio del 2018 si passa ad un valore positivo pari a +7,4 mln di euro.

 

Le entrate tributarie previste per il 2019 sono pari a 61,5 mln di euro con un incremento di circa 1,1 mln. Proseguirà anche nel prossimo biennio l’operazione di riduzione del debito. Dalla fine del 2014 che sui registrava un debito residuo di 45 mln di euro si passa al 31.12.2018 a circa 7,9 mln di euro, per poi azzerare lo stesso entro il 2020. Con tale azzeramento recuperiamo ulteriori 1,2 mln di euro di risorse correnti da destinare a nuovi investimenti. 

La parte più importante del bilancio è rappresentata dagli investimenti pubblici che crescono notevolmente nel 2019:  ben 67,9 mln di euro contro i 34 del 2018 e circa 14 del 2017 e 2016. Son previsti 16 mln per edilizia scolastica 22,1 mln per viabilità, 22 per bando periferie, 1,9 per edilizia patrimoniale e 3,8 per il trasporto pubblico locale: investimenti tutti autofinanziati.

Il saldo di finanza pubblicasi mantiene positivo e pari a +3,2 mln di euro. Se la legge di bilancio 2019 da come è uscita dal Governo non verrà stravolta, nel corso del 2019 potrà esser utilizzato l’avanzo di amministrazione 2018 (disponibili circa 45 mln di euro) per finanziare nuovi investimenti pubblici senza incidere sui saldi di finanza pubblica in quanto l’avanzo di amministrazione per la prima volta viene conteggiato come entrata.  

 

Il voto di oggi cha ha consentito le modifiche allo statuto societario e al regolamento di Venis consentirà permetterà un controllo congiunto in grado di velocizzare alcuni progetti come ad esempio quello legato e co-finanziato dal Ministero dell’Interno sulle telecamere di sorveglianza.

Partecipazioni societarie detenute dalla Città metropolitana di Venezia dirette e indirette: negli ultimi anni grazie ai piani di razionalizzazione dai 41 organismi societari e consorzi/aziende (di cui 32 società di capitali) del 2009 si è passati alla dismissione di 28 società su 32 (di cui 22 già vendute o liquidate, 3 in corso di liquidazione (Autovie Venete, Interporto di Venezia e Vega scarl) 1 dismessa a luglio 2018 (Graal) e altre 2 in liquidazione (Attiva e Nuova Pramaggiore).

Solo 4 società sono mantenute (San Servolo, ACTV, ATVO e Veneto Strade) alle quali si aggiunge nel 2018 anche Venis Spa. Se a livello nazionale la percentuale di dismissioni è pari a circa il 20% , a livello di Città metropolitana si egistrano valori superiori al 70%.

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