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Missione 5 – Componente 1- Investimento 1.1: Potenziamento centri per l'impiego

Definizione: 

 

Nell’ambito del piano nazionale straordinario di potenziamento dei centri per l’impiego e delle politiche del lavoro, è stato individuato l’immobile già di proprietà della Città metropolitana denominato “ex ufficio tecnico Rampa Cavalcavia” a Mestre (VE) come struttura idonea ad essere riconvertita in nuovo centro per l’impiego, nell’ambito di una convenzione tra Città metropolitana di Venezia, Comune di Venezia  e Veneto lavoro. 

 

Il progetto esecutivo sviluppa dunque la riqualificazione funzionale di un immobile ora inutilizzato in un’ottica di recupero razionale ed economicamente equilibrata considerando una vita nominale dell’immobile di 25 anni.

 

Con l’obiettivo di non arrecare danno all’ambiente, ottemperando al principio DNSH (do not significant harm) cardine della logica di finanziamento del PNRR - Piano nazionale di recupero e resilienza, congiuntamente all’efficientamento energetico degli impianti si è scelto di prevedere una coibentazione a cappotto e di ridisegnare le forometrie per ridurre la superficie disperdente delle attuali finestre a nastro, senza modifica strutturale alle murature in cemento armato.

 

Tale azione di progetto incide profondamente nell’obsolescenza in cui versa l’immobile oggi, proponendo una soluzione di ridisegno dello stesso che ne garantisca la riconoscibilità, in qualità di futuro luogo per la collettività.

 

La progettazione esecutiva sviluppa il precedente livello di progettazione apportando alcune variazioni e migliorie che si sostanziano principalmente nel riordino degli interni in risposta alle rinnovate esigenze de futuro Ente conduttore e nella scelta di diminuire la superficie delle forometrie esistenti, rispettando i necessari rapporti di illuminazione naturale ed aerazione degli ambienti interni, a favore di un più bilanciato rapporto tra le superfici disperdenti e la coibentazione dell’edificio attuando una soluzione progettuale che ne riconfigura il volto esterno.

 

Gli obiettivi del progetto sono dunque:

- il rispetto del principio DNSH, attuato mediante la scelta di interventi progettuali e materiali impiegati vocati alla sostenibilità ambientale ed all’efficientamento energetico del fabbricato;

- la previsione di elevati standard qualitativi che garantiscano la durata dell’immobile;

- la riconfigurazione degli spazi interni al fine di migliorare l’assetto logistico attuale in risposta ai desiderata dell’Ente committente e del futuro Ente locatario;

- il riordino degli esterni del fabbricato mediante realizzazione di isolamento a cappotto;

- la sistemazione degli spazi esterni di pertinenza e dell’area di parcheggi per il personale

 

Una delle azioni progettuali del progetto esecutivo è il riordino delle facciate esterne. Ciò è stato attuato allineandosi all’articolazione dei volumi che attualmente compongono l’oggetto architettonico. Con la scelta di prevedere un nuovo cappotto esterno che di fatto ricostituisce il guscio di rivestimento rimosso negli anni passati, e che segue l’anatomia dell’edificio ed il suo sistema di aggetti e rientranze, il progetto valorizza questo aspetto come tratto distintivo del manufatto edilizio.

Le nuove finiture ben si accordano con i manufatti del contesto urbano circostante nel quale spicca l’edificio retrostante caratterizzato da un rivestimento ceramico di colore verde. 

La nuova pelle esterna consente di rendere l’edificio riconoscibile in qualità di luogo di rinnovato valore per la collettività e che necessariamente deve incarnare un aspetto rassicurante allo sguardo dell’utente cittadino.

 

Il distributivo di progetto riorganizza gli spazi interni dei piani dal primo al quarto al fine di ottemperare alle richieste dell’Ente committente e del futuro Ente conduttore nonché ai dettami della normativa vigente.

 

Finanziamento PNRR € 2.000.000,00 e cofinanziamento Comune di Venezia e CmVE per €100.000,00 + €100.000,00

 

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